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Coltivazione Della Cava

Produzione della pietra lavica dell’Etna partendo dalla nostra cava

Il ciclo di produzione della Pietra Lavica dell’Etna,  inizia con il processo estrattivo nella nostra cava di Camporotondo Etneo (attività estrattiva ad uso ornamentale), e con la realizzazione di blocchi commerciali soddisfacenti a determinati requisiti volumetrici, dimensionali ed estetici. Il blocco può essere ricavato da grosse porzioni di roccia, chiamate bancata, aventi la conformazione e l’aspetto proprio della colata di basalto. Anticamente il basalto veniva estratto con metodi assai semplici e poco meccanizzati; oggi nella nostra cava di Camporotondo Etneo,  grazie all’impiego di un moderno escavatore Komatsu, dotato di filtro anti particolato che impedisce emissioni tossiche nell’atmosfera, la coltivazione avviene con il metodo della ‘’Cascata,’’ che consiste nel causare il crollo per rottura di una porzione della colata, mediante il sotto scavo del substrato di terreno sottostante (Rifusa). Con il grosso escavatore quindi si interviene successivamente dietro il ciglio superiore per favorire la caduta. Per attutire, quindi, le sollecitazioni derivanti dalla caduta del materiale lavico, viene creato un ‘’cuscino’’ di gomma riciclata e ghiaia cosi da smorzare la caduta dei blocchi. Questi in fase iniziale si presentano come dei grossi informi che grazie all’ausilio del Komatsu vengono posti in posizione per essere riquadrati manualmente o al filo diamantato.  Il cuore del sistema è composto proprio da quattro impianti a filo diamantato ‘’stazionari’’ che completano la preparazione di riquadratura dei blocchi. La nostra Pietra Lavica viene poi ulteriormente trasformata in semilavorati e lavorati nei nostri stabilimenti di Giarre, per essere destinata all’impiego definitivo nei vari campi di applicazione.