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Distretto Pietra Lavica

Il Distretto della Pietra Lavica dell’Etna, di cui la Lizzio srl fa parte integrante, effettua una serie di azioni atte a promuovere il Basalto dell’Etna sia a livello commerciale , sia a livello istituzionale.
Molteplici sono le iniziative intraprese per sensibilizzare i vari enti che si occupano del territorio, cercando sempre di coniugare le attività degli associati, con la salvaguardia e la tutela dell’ambiente, con la costante ricerca di seri contatti con le istituzioni e gli enti che si occupano della gestione del territorio: la cura e lo sviluppo di questi rapporti, consente al Distretto di operare in sinergia con essi, nella prospettiva di pianificare le attività degli associati, per renderle quanto meglio compatibili con i luoghi in cui si svolgono le varie estrazioni.
A tal fine gli organi del Distretto si stanno adoperando per l’illustrazione e l’esatta interpretazione del vigente “Piano regionale siciliano dei materiali di cava e dei materiali lapidei di pregio” operando in modo da far raggiungere gli obbiettivi prefissati di sostenibilità ambientale delle cave ad esso aderenti.
Inoltre, per mezzo dei propri organi e grazie ai propri associati, si prefigge un monitoraggio costante del territorio, al fine di effettuare una seria lotta agli abusivi che, deturpando il territorio discreditano il comparto lapideo.
La Pietra Lavica dell’Etna è una grande risorsa con grandi risvolti occupazionali, che dando lavoro a centinaia di addetti costituisce un comparto di primaria importanza per l’economia del nostro territorio. Mettere insieme tutte le parti interessate per comprendere meglio l’importanza delle Cave dell’Etna, esaminare le varie istanze per il rinnovo delle autorizzazioni e sbloccare così un comparto che altrimenti entrerebbe in crisi, sono gli obbiettivi primari del Distretto.
Esso deve quindi orchestrare, affinché i soggetti che si muovono nell’ambito dell’estrazione e commercializzazione di questo prezioso elemento, costituiscano un sistema sinergico con le istituzioni interessate, per dare successo all’intero comparto facendosi carico di trasmettere nei produttori la cultura dell’ambiente, e tenendo sempre in considerazione che, anche se una Cava appartiene alla singola azienda o all’esercente di turno, sarà sempre e solo parte di un paesaggio che invece è patrimonio di tutti.