Strutture e sistemi

Blocchi Informi/Riquadrati Mc./Kg.2870,00

Pavimenti e Rivestimenti Lastre:

SPESSORE MM. 7 Mq./Kg. 21,00
SPESSORE CM. 1 Mq./Kg. 28,00
SPESSORE CM. 1,2 Mq./Kg. 34,00
SPESSORE CM. 1,5 Mq./Kg. 43,00
SPESSORE CM. 2 Mq./Kg. 58,00
SPESSORE CM. 3 Mq./Kg. 88,00
SPESSORE CM. 4 Mq./Kg. 118,00
SPESSORE CM. 5 Mq./Kg. 148,00
SPESSORE CM. 6 Mq./Kg. 178,00
SPESSORE CM. 7 Mq./Kg. 208,00
SPESSORE CM. 8 Mq./Kg. 238,00
SPESSORE CM. 10 Mq./Kg. 287,00

 

Cordoli:

SEZIONE CM. 30X15 Ml./Kg. 129,00
SEZIONE CM. 25X15 Ml./Kg. 108,00
SEZIONE CM. 20X15 Ml./Kg. 86,00
SEZIONE CM. 30X10 Ml./Kg. 86,00
SEZIONE CM. 25X10 Ml./Kg. 72,00
SEZIONE CM. 20X10 Ml./Kg. 57,00
SEZIONE CM. 30X8 Ml./Kg. 69,00
SEZIONE CM. 25X8 Ml./Kg. 57,00
SEZIONE CM. 20X8 Ml./Kg. 46,00
SEZIONE CM. 30X6 Ml./Kg. 52,00
SEZIONE CM. 25X6 Ml./Kg. 43,00
SEZIONE CM. 20X6 Ml./Kg. 34,00

LE MODALITA’ DI POSA PER PAVIMENTAZIONI IN PIETRA LAVICA DELL’ETNA

Si parte dal semplice sottofondo realizzato in ghiaia costipata con cilindratura, fino ad ottenere una superficie piana e perfettamente chiusa e compatta; questa soluzione è per lo più adatta ove non vi siano particolari esigenze di carico e nei casi di limitate sollecitazioni dovute al traffico solo pedonale.
Quando invece la pavimentazione è sottoposta a carichi pesanti consigliamo di utilizzare come sottofondo il calcestruzzo armato con rete elettrosaldata così da avere a disposizione uno ‘’strato ripartitore’’ o massetto che ha la capacità di trasmettere in modo distribuito sullo strato sottostante le sollecitazione meccaniche impresse dai carichi sovrastanti.
Questa soluzione ha anche il vantaggio di permettere l’utilizzo di lastre o marmette di pietra lavica di spessori inferiori anche quando vi sono particolari esigenze di carico. La posa vera e propria della pietra lavica dell’Etna, avviene utilizzando la procedura detta per consuetudine ‘’sistema tradizionale’’: essa consiste nel disporre le lastre o marmette di lava, su di uno ‘’strato di allettamento’’ che può essere realizzato mediante malta con boiacca di cemento, oppure molto di frequente, mediante malta con spolvero di cemento.
La posa con spolvero di cemento avviene utilizzando una malta composta da, cemento Portland 325 e sabbia con granulometria assortita compresa tra 0 e 4 mm e acqua, addizionata in modo da ottenere una consistenza di semisecca-terra umida; tale impasto dovrà essere infine mescolato con calce idrata, dovrà avere uno strato compreso tra cm. 3 e cm. 6 e verrà ricoperto abbondantemente con spolvero di cemento.
Le lastre o marmette di pietra lavica, prima della posa, dovranno essere abbondantemente bagnate e ripulite sulla faccia di posa, ed una volta disposte in opera verranno battute in modo da livellarle alla quota stabilita; infine per attivarne l’adesione viene eseguita una bagnatura superficiale avendo cura di inumidire lo spolvero senza lavarlo del tutto.
Gli elementi della pavimentazione di pietra lavica devono essere disposti in opera in modo tale da farli aderire perfettamente allo ‘’strato di allettamento’’ senza che restino spazi vuoti; nel contempo occorrerà curare che la, giustapposizione degli elementi, avvenga con una larghezza dei giunti di almeno mm. 5 per le coste segate, in modo da creare uno spazio sufficiente per colmare correttamente la giunzione, nel caso di utilizzo di marmette o lastre di spessore maggiore di cm. 3; nell’utilizzo di spessori minori di cm. 3 le lastre o marmette possono anche essere posate accostate. La posa si conclude con l’operazione di sigillatura o stuccatura dei giunti. Occorre segnalare che il pavimento di pietra lavica diventa pedonabile soltanto dopo 15 giorni circa dalla posa e carrabile non prima di 30gg dalla ultimazione dei lavori di sigillatura.

Moderne “facciate ventilate” in pietra lavica dell’Etna

Parlare delle ‘’facciate ventilate’’ in edilizia moderna  è ormai  fondamentale perché,  questo modello costruttivo, permette, grazie alla sue caratteristiche tecniche, di isolare e proteggere gli edifici in aggiunta ad una migliore riduzione delle dispersioni  termiche.  Praticamente, il progettista di oggi, ha la possibilità in una unica soluzione, di costruire con questo metodo l’edificio a totale risparmio energetico. La Lizzio srl, grazie al supporto di importanti progettisti, per prima ha avuto la possibilità di fare conoscere la pietra lavica dell’Etna, come materiale insostituibile per questo genere di impiego, grazie alle caratteristiche tecniche del proprio basalto regolarmente certificate. Lo sviluppo del sistema di ancoraggio a scomparsa in facciata, grazie all’esecuzione in fabbrica di scanalature continue sulle coste orizzontali della pietra, (kerf semplice, kerf continuo ribassato, kerf continuo inclinato) permette il sostegno delle lastre senza visione della sottostruttura metallica che invece è saldamente ancorata alle strutture portanti dell’edificio. Con grande umiltà, quindi, possiamo sicuramente consigliare, ai cultori progettisti  che subiscono il ‘’fascino del naturale’’, l’utilizzo del nostro basalto anche alla luce dei risultati già ottenuti,  sia dal punto di vista strettamente architettonico,  che dal lato esclusivamente tecnico.