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Tecnologia e Produzione

I nostri stabilimenti a Giarre

Processi realizzativi per la lavorazione della pietra lavica dell’Etna

Il complesso delle operazioni da eseguire sul nostro Basalto  per ottenere semilavorati e lavorati può essere ricondotto a due modelli principali:

A-Trattamenti sul volume, consistenti nella segagione di blocchi regolari ed informi e nella loro riduzione ad elementi di dimensioni minori; in questa fase i blocchi vengono porzionati in Lastre, Filagne, Marmette o Manufatti a seconda del prodotto finale che si intende ottenere.

B- Trattamenti sulla superficie, consistenti nella lavorazione delle superfici della Pietra Lavica  allo scopo di conferirle  un particolare aspetto estetico. Le principali tecnologie impiegate nella nostra industria per la segagione dei blocchi di Basalto,  sono costituite da macchine mono/multi filo, macchine a disco diamantato, centri di taglio con taglia blocchi multidisco, segatrici a disco gigante ed attestatrici computerizzate.

Vogliamo soffermarci ancora per dire che la F.lli Lizzio è stata la prima azienda in Sicilia e nel meridione d’Italia ad adottare per la segagione dei blocchi di Basalto dell’Etna,  le segatrici a disco diamantato gigante, ottenendo la possibilità di realizzare Lastre di Pietra Lavica dell’Etna  delle dimensioni di cm. 400×150 spessore cm. 2/3;  inoltre da molti anni impieghiamo, nella produzione, Centri di Taglio a 60 dischi multipli con lo scopo di rendere proficuo anche il taglio di blocchi irregolari e sottomisura; ciò  rappresenta la giusta soluzione tecnologica per la segagione  e  costituisce oggi la macchina di testa delle nostre  linee per la produzione seriale di marmette e filagne. Con i nostri Centri di Taglio sono agevolmente eseguibili tagli di spessore uguale od inferiore ai 7 mm. Il taglio dei blocchi viene ottenuto grazie all’azione di dischi diamantati verticali in unione ad un disco orizzontale di diametro inferiore che lavora in continuo per staccare le filagne del nostro Basalto. I dischi verticali affondano nel blocco per una certa profondità e, percorrendone tutta la lunghezza, lo suddividono in tante strisce cui viene dato il nome di filagne. Il disco orizzontale provvede successivamente a tagliare alla base la serie di filagne create dai dischi verticali. Anche con l’impiego di questa tecnologia si rendono evidenti le profonde differenze che vi sono tra i nostri prodotti e la concorrenza, essendo noi stati i primi ad ottenere marmette di spessore inferiore ai 7 mm con precisione di +/- 5 decimi. L’impiego di questi spessori sottili avviene in prevalenza nel ‘’settore ceramico’’ o nei ‘’pavimenti sopraelevati’’ ove la pietra lavica viene ancorata a supporti a nido d’ape in alluminio o acciaio.